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sabato 12 marzo 2011

Perchè si continua a parlare di ECOstrutture che possono ospitare migliaia di persone e che possano resistere a immani catastrofi? (la parola iniziale era PERCHE')

Perchè si continua a parlare di ECOstrutture che possono ospitare migliaia di persone e che possano resistere a immani catastrofi? (la parola iniziale era PERCHE')

Un team di architetti, ingegneri e designer americani ha progettato l'arca del terzo millennio: una gigantesca struttura alta 350 metri e larga 600 che in caso di calamità naturali potrà ospitare al suo interno più di 40.000 persone.
In realtà NOAH, acronimo di New Orleans Arcology Habitat ma anche nome anglosassone di Noè, non è proprio un'arca ma un'arcologia, neologismo composto dalle parole "architettura" ed "ecologia" coniato negli anni '60 dall'architetto italiano Paolo Soleri per descrivere un grande edificio capace di mantenere un'ecologia interna e una densità abitativa estremamente alta. (Guarda la spettacolare fotogallery dedicata a Noah)
NOAH è nata dall'intuizione dell'architetto E. Kevin Schopfer, che nel 2005 aveva assitito alla distruzione inflitta dall'uragano Katrina alla città di New Orleans: si tratta di una vera e propria città galleggiante nella quale trovano posto 20.000 appartamenti, 3 alberghi, un ospedale, scuole ma anche cinema e casinò. Nell'idea di Schopfer dovrebbe essere ormeggiata lungo il fiume Mississipi con l'obiettivo di offrire agli abitanti della città la sicurezza fisica e psicologica necessarie alla rinascita post catastrofe. (Scopri Ark, il rifugio a 5 stelle a prova di fine del mondo)
La struttura è formata da 3 torri che convergono al centro e formano un grande tetraedro vuoto nel mezzo: la scelta non è dettata solo da motivi estetici ma da precise esigenze costruttive. La struttura triangolare estremamente rigida e lo spazio vuoto al centro permettono a NOAH di resistere senza problemi a venti da oltre 200 km/h. Non solo: «l’utilizzo dell’acqua al posto delle fondazioni tradizionali mette al riparo NOAH e i suoi abitanti dal rischio di inondazioni e allagamenti» spiega Schopfer. (Vieni a scoprire Masdar City: la città del futuro a emissioni zero)
NOAH è anche uno dei più evoluti progetti al mondo di urbanistica green: la cittadella galleggiante è infatti autosufficiente grazie dal punto di vista energetico grazie a pannelli solari, turbine eoliche e idriche mentre speciali depuratori si occupano del trattamento delle acque nere. (Ecco le città più verdi ed ecosostenibili del mondo)
In questo video creato dallo studio Tangram 3DS, uno spettacolare tour panoramico di NOAH.

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